Test del prodotto

Per l'home cinema: il beamer UST Optoma che ti fa felice

Luca Fontana
8.4.2020
Traduzione: Leandra Amato
Montaggio: Armin Tobler

Ecco il test di un proiettore Ultra Short Throw, o a focale ultracorta, che non è così costoso come l'HU85LS di LG: l’UHZ65UST di Optoma – UHD e a laser. E sa come convincere.

Su Instagram abbiamo chiesto che tipo di articoli vorrebbe leggere la nostra Community. Il lettore Christoph Reich ha scritto: «Qualcosa a proposito di un proiettore a focale ultracorta che non è così costoso come l'HU85LS di LG».

  • Test del prodotto

    HU85LS: la perfezione tra i beamer LG

    di Luca Fontana

Et voilà!

I costi del beamer miracoloso di LG si aggirano intorno ai 5999 franchi (marzo 2020). Il proiettore UHZ65UST di Optoma con i suoi 3699 franchi è molto più economico, ma ugualmente caro.

Bella scatola.
Bella scatola.

La corposa promessa di marketing di Optoma: «Immagini indimenticabili, perfette per il grande schermo». Devo farmi un'opinione personale su cotanta grandezza.

Due tecnologie promettenti: «UST» e «laser»

I proiettori home cinema si trovano spesso al centro del soggiorno. Attraverso un fascio di luce proiettano la loro immagine sulla tela di fronte. Tuttavia, non mancano le insidie: tutta la logistica tra beamer e schermo, tutti i dispositivi di riproduzione che devono essere collegati al proiettore, tutte le teste delle persone che intralciano il cono di luce proiettando le loro ombre... diciamo che non è facile allestire un beamer.

Ecco perché i proiettori a focale ultracorta (proiettori UST) come l’UHZ65UST di Optoma sono così popolari: il proiettore può essere posizionato quasi direttamente sotto lo schermo. Questo perché l'immagine viene proiettata sullo schermo dal basso verso l'alto invece che frontalmente. I dispositivi di riproduzione esterni vengono quindi posizionati dove si troverebbero se fossero collegati al TV – dove si trova l'immagine, non al centro del soggiorno. Nessuno passa attraverso. E la cosa migliore è che, nonostante la vicinanza alla superficie di proiezione, si ha ugualmente una grande immagine: uno schermo da 100 pollici e oltre.

In questo modo si eliminano i problemi logistici che potrebbero dissuadere i potenziali clienti dei beamer dall’acquisto.

Direttamente sotto lo schermo. Nessuno entra in scena per prendere la birra.
Direttamente sotto lo schermo. Nessuno entra in scena per prendere la birra.

Anche l'UHZ65UST di Optoma ha una tecnologia laser che parla da sola: non c'è una lampada allo xeno che richiede manutenzione e che muore dopo circa 3000 ore di funzionamento. Il beamer dispone invece di diversi piccoli diodi laser che possono durare fino a circa 20 000 ore. Con otto ore di funzionamento al giorno, sono circa sette anni di resistenza. Inoltre, i beamer laser sono molto più brillanti. Un vero e proprio vantaggio per i soggiorni inondati di luce, dove un'immagine troppo scura sarebbe difficilmente visibile.

Le condizioni di luce nel nostro salotto improvvisato nello studio digitec non sono così critiche. L’UHZ65UST di Optoma – ho bisogno di un nome migliore per il prodotto – con i suoi quasi 60 centimetri di larghezza e 13 centimetri di altezza, attira difficilmente l'attenzione. Ma pesa ben 20,90 chilogrammi. Eppure, con i suoi piedini in ottone e il frontale in tessuto, potrebbe passare per una soundbar chic, secondo la produttrice video Stephi, che ha un senso dell'interior design molto migliore del mio.

L’arredamento del nostro «soggiorno» digitec improvvisato.
L’arredamento del nostro «soggiorno» digitec improvvisato.

A proposito di soundbar: Optoma anni fa ha acquistato l'intera tecnologia audio dall’azienda NuForce. Gli altoparlanti integrati nel beamer sono favolosi. Ma ne parlerò dopo.

Prima vediamo l’immagine.

Il «falso» Ultra HD (UHD)

In funzione, il beamer ha un piacevole volume di 26 decibel, come il ticchettio di un orologio da polso. Anche il proiettore LG raggiunge questo valore, ma solo in modalità eco. In questo modo si risparmia elettricità, ma si riduce anche la qualità dell'immagine.

L’UHZ65UST Optoma è un proiettore UHD, ma non è in grado di raggiungere una vera risoluzione UHD. Solo pochi beamer UHD possono farlo, e possono ancora chiamarsi così perché la tecnologia «DLP-e Shift» sviluppata da Texas Instruments crea una sorta di UHD artificiale. Ciò significa che l'immagine viene creata su un chip DMD standard Full HD. Questo chip viene fatto vibrare, ma la vibrazione è così sottile e così veloce che l'occhio umano non riesce a percepirla. Sembra che l'immagine Full HD sia posizionata quattro volte l'una accanto all'altra, con una risoluzione quattro volte superiore rispetto al Full HD.

Se ti interessa sapere come funziona questa tecnologia, dai un’occhiata a questo articolo.

  • Retroscena

    Pixel shifting: il falso 4K

    di Luca Fontana

Quindi quello che si vede sullo schermo non è un «vero» UHD, poiché tre quarti degli 8,3 milioni di pixel non sono controllati singolarmente. Sono invece una copia dell'immagine originale Full HD. Non voglio farne un dramma: la differenza tra proiettori UHD e UHD reale si nota appena. Nemmeno sullo schermo da 100 pollici CLR che uso per la recensione. Al contrario: l'immagine è nitida.

L'iconica immagine degli Avengers: su 100 pollici, ha un aspetto fantastico.
L'iconica immagine degli Avengers: su 100 pollici, ha un aspetto fantastico.

Sai una cosa? L’immagine è magnifica, anche nelle scene di combattimento veloci di «Avengers: Endgame». Infatti, le interpolazioni dei frame garantiscono un'immagine fluida. Si ha anche con i televisori. Ma su una diagonale dello schermo di circa 2,54 metri – cioè 100 pollici – il tutto ha un aspetto semplicemente fantastico.

Puro feeling cinematografico, punto.

Inoltre, l'immagine è nitida anche negli angoli. Devi sapere che gli angoli superiori dei beamer UST sono spesso meno nitidi rispetto al resto. Ciò è dovuto alla messa a fuoco, non alla risoluzione: con i beamer che proiettano sullo schermo frontalmente, è più facile regolare correttamente la messa a fuoco – tutti gli angoli sono all'incirca alla stessa distanza dall'obiettivo. Con i proiettori a focale ultracorta, invece, l'immagine viene proiettata sullo schermo dal basso. Poiché gli angoli superiori sono molto più lontani dei due inferiori, i produttori sono in grado di calibrare la messa a fuoco a volte bene, a volte no.

In alto a sinistra e in alto a destra: spesso questi angoli sono un po' sfocati nei beamer UST.
In alto a sinistra e in alto a destra: spesso questi angoli sono un po' sfocati nei beamer UST.

Questi angoli un po' sfocati hanno già attirato la mia attenzione con l’HU85LS di LG. Con l’UHZ65UST di Optoma, invece, molto meno. Comincio a capire cosa intenda Optoma per «immagini perfette sul grande schermo», anche se le chiacchiere di marketing mi fanno venire i brividi.

Buona gestione del colore grazie al supporto HDR e HLG

3500 ANSI lumen: ecco quanta luminosità porta sulla superficie di proiezione il beamer UST di Optoma. In confronto, l'HU85LS di LG raggiunge circa 2700 ANSI lumen. Questo può essere un bene per Optoma – ma anche un male. Un'immagine troppo luminosa infatti fa sbiadire i colori, motivo per cui la maggior parte dei proiettori non può (o non vuole) gestire più di 2000 ANSI lumen. Tuttavia, occorrono circa 2000 ANSI lumen per far in modo che un'immagine del proiettore sia ben riconoscibile anche durante il giorno.

Si tratta di un atto di bilanciamento tra troppa e troppo poca luminosità nell'immagine.

Optoma ha qui il vantaggio che il suo beamer regola dinamicamente la luminosità in base alla luce ambientale. La sera – o in un soggiorno buio – un'immagine che brilla luminosa come il sole all'una del pomeriggio nel deserto del Gobi a sud della Mongolia non serve a nulla.

In numeri, significa:

  • copertura al 100% dello spazio colore Rec. 709, rilevante per SDR (Blu-ray, contenuti Full HD);
  • copertura all'87% dello spazio colore DCI-P3, rilevante per HDR (Blu-ray UHD, contenuti UHD).

Per i beamer laser questi valori sono buoni. La maggior parte dei beamer laser raggiunge una copertura di circa l'80-85% dello spazio colore DCI-P3. Questo è molto diverso da ciò che i televisori HDR possono fare: l'UHD Alliance assegna l’etichetta Ultra HD Premium a partire da una copertura del 90% dello spazio colore DCI-P3. Samsung è uno dei pochi produttori che può effettivamente ottenere una copertura del 100% – nei televisori. LG ha raggiunto il 97% con il suo proiettore laser HU85LS.

  • Retroscena

    Ultra HD Premium: un altro logo di cui il mondo non ha bisogno

    di Luca Fontana

In un confronto diretto con l'UHZ65UST di Optoma, i numeri confermano la mia impressione: l'immagine di Optoma è più visibile in ambienti luminosi grazie alla sua massima luminosità. Nelle stanze buie mi piace un po' di più la gestione del colore di LG. Ciò è dovuto anche alla tecnologia laser RGB utilizzata da LG.

I proiettori laser sono il futuro dell'home cinema.
I proiettori laser sono il futuro dell'home cinema.
  • Retroscena

    Reverse engineering su un proiettore laser: come funziona?

    di Luca Fontana

Questo non significa che il beamer UST di Optoma abbia una cattiva visualizzazione dei colori. I contrasti funzionano bene. I colori sono ricchi e potenti. Soprattutto nella battaglia finale, dove gli Avengers e l'esercito di Thanos si scontrano.

Il fatto che l'Optobot – ah, ecco, forse ho trovato un nome per il proiettore UST – non abbia perdite al buio, parla per la buona resa dei dettagli nelle aree più scure dell’immagine. Qui si nota che il proiettore adatta la sua luminosità alla luce ambientale.

Suggerimento: con questa griglia è possibile regolare meglio i bordi della proiezione sullo schermo.
Suggerimento: con questa griglia è possibile regolare meglio i bordi della proiezione sullo schermo.

A proposito: l'Optobot – sembra il nome di un Transformer, mi piace – supporta non solo HDR10 ma anche contenuti HLG, un formato HDR che verrà utilizzato nel prossimo futuro, soprattutto per i contenuti televisivi in diretta. A differenza dei formati HDR convenzionali, come HDR10 o Dolby Vision, HLG migliora i valori di contrasto solo nelle scene luminose. Questo va a vantaggio dell’Optobot: buoni valori di contrasto evitano lo sbiadirsi dell’immagine causato dall’eccessiva luminosità.

  • Retroscena

    Il futuro della TV in diretta: come funziona HLG

    di Luca Fontana

Ma probabilmente ci vorrà ancora qualche anno prima che HLG sia effettivamente rilevante o che esista un contenuto sufficiente per esso.

Suono fantastico, installazione difficile

Passiamo ora al suono. È fantastico. Almeno secondo quello che so dagli altoparlanti dei proiettori incorporati. O gli altoparlanti dei televisori. Spesso mi sembrano troppo tintinnanti e riempiono la stanza troppo poco. L'Optobot invece produce un suono sorprendentemente voluminoso che non urla «Ti conviene acquistare una soundbar decente».

Solo nelle scene d'azione ho trovato un po' più difficile distinguere chiaramente le voci dal rumore di fondo. Immagino che gli altoparlanti NuForce abbiano raggiunto i loro limiti.

Il suono è convincente – grazie a NuForce.
Il suono è convincente – grazie a NuForce.

L'impianto audio NuForce comprende due coppie di altoparlanti, ciascuna composta da un tweeter e da un midrange da 5 watt. Quindi si ha un totale di 20 watt di potenza – 10 watt in più rispetto all’HU85LS di LG. L'Optobot supporta il Dolby Digital 2.0. Il Dolby 5.1 può anche essere decodificato e, in alternativa, riprodotto tramite uscita audio ottica utilizzando un ricevitore o una soundbar esterna. Pratico.

Un po' meno pratica è stata l'installazione del beamer. Probabilmente è dovuto alla mia mancanza di esperienza nell'installazione di proiettori e schermi. Prima di tutto: non cercare di utilizzare un beamer UST senza uno schermo CLR. La superficie argentata di questo tipo di schermi è progettata per riflettere la luce proveniente dal basso in modo molto più forte rispetto ad altre luci – come la luce ambientale. In questo modo ottieni valori di contrasto decenti durante il giorno. Nota bene: abbiamo preso uno schermo da 100 pollici da Elite Screens per il test.

Senza uno schermo CLR dimentica l'home theater con i beamer UST.
Senza uno schermo CLR dimentica l'home theater con i beamer UST.

L'Optobot ha un rapporto di proiezione fisso di 0,25:1. Per un'immagine da 100 pollici, la lente del beamer deve quindi essere a 65 centimetri di distanza dallo schermo. In relazione al proiettore stesso ciò significa: 25 centimetri tra proiettore e schermo.

Il problema: la posizione della nostra tela è fissa. Poiché l'Optobot non ha alcun «lens shift» per spostare la proiezione senza muovere il beamer, abbiamo posizionato l'Optobot a poco più di 25 centimetri di distanza dallo schermo, in modo che l’immagine si sovrapponesse alla tela. Poi, nelle impostazioni con la correzione trapezoidale manuale, abbiamo spostato gli angoli fino a farli aderire perfettamente alla tela.

Te lo dico, così sai come risolvere il problema con il beamer UST senza «lens shift». Ma se hai un'idea migliore, inseriscila nei commenti. La mia esperienza qui si limita a poco.

Immagine sovrapposta. Grazie alla regolazione trapezoidale posso poi adattarla allo schermo.
Immagine sovrapposta. Grazie alla regolazione trapezoidale posso poi adattarla allo schermo.

Infine, qualche parola sul sistema operativo. L'interfaccia utente di Optobot si basa su Android. Tuttavia, non è un comune Android che si può trovare sui televisori Sony o TCL. L'Android utilizzato da Optoma ricorda più un lettore multimediale, che difficilmente può fare di più che selezionare il giusto ingresso HDMI. O per cercare app molto inutili nell'app store Optoma, confuso e limitato.

Un esempio: Netflix può essere installato come app, ma è lenta da usare e riproduce i contenuti solo in qualità Full HD. In altre parole: un brutto scherzo, niente di più. In termini di interfaccia utente intelligente, l'HU85LS di LG con WebOS è molto più avanti.

Conclusione: una vera alternativa al leader del settore LG

L’UHZ65UST di Optoma – o Optobot per me – mi ha più che convinto. Grazie ai 3500 ANSI lumen, l'immagine è chiaramente visibile anche alla luce del giorno. La risoluzione UHD con il calcolo dell'immagine intermedia crea un'immagine nitida e fluida su schermi CLR tra 85 e 120 pollici. E grazie al supporto HDR, non vengono trascurati nemmeno i valori di contrasto – è così che si realizza un cinema nelle proprie quattro mura. Inoltre, c'è la soundbar integrata NuForce, sorprendentemente buona, ma probabilmente inutile. Infatti, se puoi permetterti questo beamer, hai sicuramente qualcosa in più per il suono surround.

Rispetto all’HU85LS di LG, che costa 1500 franchi in più, il sistema operativo si riduce però notevolmente; con l'Optoma, tutto sembra abbastanza antiquato. La tecnologia laser RGB di LG ha anche vantaggi visibili in termini di gestione del colore. Ma d'altra parte, i vantaggi hanno il loro prezzo. Ed è molto salato. L'Optobot è un'ottima alternativa per budget un po' più ridotti.

A 65 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 


Audio
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Film e serie
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Test del prodotto

    Samsung Q900R: il miracolo 8K arriva troppo presto?

    di Luca Fontana

  • Test del prodotto

    Test prodotto: il nuovo televisore OLED di LG punta alla perfezione

    di Luca Fontana

  • Test del prodotto

    Sony XG95: ottima immagine TV con l’aureola

    di Luca Fontana

51 commenti

Avatar
later