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Gli animali urbani sono particolarmente adattabili

Spektrum der Wissenschaft
8.3.2025
Traduzione: tradotto automaticamente

Gli animali delle aree urbane affrontano meglio i cambiamenti ambientali rispetto ai loro conspecifici. Questa capacità di adattamento potrebbe renderli un'ancora di salvezza per intere specie di fronte ai cambiamenti climatici.

Negli ambienti modificati dall'uomo, gli organismi viventi sono esposti a diversi fattori di stress, ma sono anche in grado di adattarsi meglio a tali difficoltà. Di conseguenza, gli animali e le piante degli habitat periurbani potrebbero potenzialmente fungere da "popolazioni di salvataggio" in caso di cambiamenti climatici e crisi della biodiversità. Questa è la conclusione a cui è giunto un gruppo di lavoro guidato da Elizabeta Briski del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel sulla base di studi su cozze e anfipodi del Mar Baltico. Come riporta il team nella rivista scientifica "Ecology Letters", gli animali del fiordo di Kiel, fortemente influenzato dall'uomo, tollerano meglio i cambiamenti della qualità dell'acqua rispetto ai loro conspecifici della vicina riserva naturale di Schleimünde. Questo suggerisce che si sono già adattati all'aumento dell'impatto umano.

L'ambiente intorno alle città densamente popolate, dove oggi vive quasi il 60 percento della popolazione mondiale, differisce notevolmente dagli habitat naturali. Gli animali sono esposti a nuove e diverse pressioni alle quali devono adattarsi. Per esempio, gli uccelli di città cantano più forte e con tonalità diverse rispetto alle loro controparti rurali per distinguersi dal rumore umano. Le città sono anche isole di calore, il che fornisce un'indicazione su come le specie animali affrontano le temperature più elevate. A quanto pare, però, gli organismi viventi non solo si adattano alle condizioni che cambiano, ma anche al fatto che le condizioni cambiano più fortemente e più frequentemente. Questo è quanto suggeriscono gli esperimenti condotti dal team di Briski.

Gli esperti hanno raccolto esemplari della cozza Mytilus edulis e degli anfipodi Gammarus locusta e Gammarus salinus dal fiordo di Kiel e dall'estuario di Schleim. Hanno quindi tenuto gli animali in vasche e variato la temperatura, la salinità e la concentrazione di anidride carbonica in intervalli realistici per il Mar Baltico di oggi e del futuro. Il team ha osservato gli animali per un periodo di 30 giorni. In quasi tutti gli esperimenti, gli individui provenienti dall'area urbana si sono dimostrati meno sensibili ai cambiamenti delle condizioni ambientali. Questa resilienza potrebbe fornire indizi su come gli organismi si adatteranno alle mutevoli condizioni della Terra nell'evoluzione futura, scrive il team. Inoltre, queste popolazioni potrebbero ripopolare le regioni in cui la specie si è estinta a causa del cambiamento delle condizioni ambientali. Tuttavia, la maggiore adattabilità di queste specie animali comporta anche il rischio che colonizzino altri habitat come specie invasive, affermano gli esperti in un comunicato stampa del GEOMAR.

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Immagine di copertina: Shutterstock / Mariia Zaporozhtseva

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