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Opinione

Perché non si può vedere che sto invecchiando?

Siri Schubert
25.4.2025
Traduzione: Rebecca Vassella

Alla più grande fiera del fitness al mondo, la Fibo, non si tratta più solo di prestazioni atletiche. L'attenzione è rivolta all'ottimizzazione del corpo in tutte le sue sfaccettature, dai biohack alla longevità. Il tenore: è giusto invecchiare, ma non si deve vedere.

Sono sicura che aveva buone intenzioni... ma a 200 metri dall'ingresso della più grande fiera del fitness del mondo, la Fibo di Colonia, una giovane donna mi si avvicina e dice: «Oh, ho solo una bustina di crema per le mani qui, ma aspetti un attimo che vado a prendere qualcosa per le sue rughe» – «Non è necessario», rispondo. «Davvero, non serve» – «Ma intorno agli occhi...?» insiste lei. Alzo un sopracciglio in risposta, consapevole che questa espressione facciale mi fa sembrare ancora più rugosa.

Ma le rughe hanno le loro ragioni: sono testimoni dei momenti divertenti, degli sforzi, delle frustrazioni e dei fastidi che ho vissuto negli ultimi decenni. Sono come dei souvenir e voglie tenerle.

Mi è successa la stessa cosa altre due volte durante la visita alla fiera. L'anti-invecchiamento sembra essere in cima all'agenda dell'auto-ottimizzazione.

Oltre all'allenamento di forza, ci sono frullati proteici, caffè al collagene ed elettrostimolazione. Grazie agli integratori e al digiuno intermittente, il metabolismo dovrebbe funzionare come una macchina high performance. Per la longevità sono disponibili bagni di ghiaccio, maschere di ossigeno, polveri e pillole. Invecchiare è un obiettivo dichiarato, ma non si deve vedere.

Un gioco tra paura e vergogna

Per questo esistono creme rassodanti e maschere LED per stimolare la produzione di collagene. E persino un test genetico per determinare la mia età biologica (che ho fatto e di cui scriverò presto).

La mia età cronologica non è né un merito né una vergogna, ma la logica conseguenza del fatto che sono nata nell'anno in cui sono nata. Sono molto soddisfatta del mio aspetto. Non mi vedo spesso, solo quando mi trovo davanti allo specchio, e ciò che vedo non mi dispiace. Anche perché non migliorerà. Allora perché vengo approcciata, non a uno stand, ma mentre sto camminando?

«Vendiamo l'idea che siamo tutti contro l'invecchiamento perché dovremmo averne paura – o meglio ancora, combatterlo», commenta Laura Hurd, sociologa e professoressa alla University of British Columbia di Vancouver, parlando del fenomeno per la rivista National Geographic.

Secondo Hurd, questa paura ha conseguenze reali per le persone più vecchie, dalla discriminazione basata sull'età alle pratiche istituzionali e sociali che emarginano e danneggiano soprattutto le donne. Ciononostante, posso esserne colpite anche le persone più giovani. Parola chiave: Sephora kids.

Invisibile significa indesiderato?

Anche la rivista tedesca Vogue tratta l'argomento nel numero di maggio. «Come sarà parlare con persone che non conosciamo, il cui aspetto non dà alcuna indicazione della loro esperienza di vita, che potrebbero avere 30 o addirittura 50 anni? Cosa significa questo per le relazioni interpersonali?», chiede fermamente.

Non fraintendermi, non sono affari miei se qualcuno usa creme e prodotti per sembrare più giovane, più vecchio, più bello, più interessante o qualsiasi altra cosa. Anche a me piace usare creme che rendono la mia pelle più morbida e sana: non c'è niente di male in questo.

Creme, sieri e integratori: tutto ciò che serve per sembrare più giovani.
Creme, sieri e integratori: tutto ciò che serve per sembrare più giovani.
Fonte: Shutterstock

D'altra parte, mi infastidisce quando vengo approcciata a una fiera e viene presupposto che ci sia qualcosa che non va con la mia pelle – e quindi anche con me.

Sembrare giovani non sembra più essere l'ideale, ma la norma. E bisogna per forza fare qualcosa al riguardo. Questo si spinge fino al punto che Vogue scrive di un imminente «beauty burnout», che poi non si concretizza. La pressione per un aspetto giovanile impeccabile è maggiore dei costi finanziari ed emotivi del culto della giovinezza, riassume Vogue.

Gli stereotipi sull'età danneggiano tutti

Perché mi dà tanto fastidio? Una fiera del fitness è incentrata sulla forma fisica, sull'allenamento di forza e sull'esercizio. Questo è importante in ogni fase della vita, ma soprattutto in età avanzata. Tutti dovrebbero sentirsi benvenuti a una fiera del fitness, indipendentemente dal fatto che abbiano 20, 60 o 95 anni. Se l'età deve essere nascosta e vengono acclamate solo persone che a 65 anni sembrano averne 35, c'è qualcosa che non va.

Non sono l'unica a pensarla così: la dott.ssa Becca Levy, docente presso la Yale School of Public Health, ha dimostrato nelle sue ricerche che gli ultracinquantenni che hanno un'autopercezione positiva del proprio invecchiamento vivono 7,5 anni in più rispetto a quelli che hanno interiorizzato stereotipi negativi.

Inoltre, chi è stato esposto a feedback positivi ha una memoria migliore e un migliore equilibrio. Al contrario, le persone esposte a stereotipi negativi sull'età soffrono maggiormente di ansia e depressione, hanno una pressione sanguigna più alta e prestazioni più scarse nei test cognitivi. Se vuoi approfondire l'argomento, il suo libro (disponibile in inglese) potrebbe interessarti:

Breaking the Age Code (Inglese, Becca Levy, 2022)
Manuale
CHF18.70

Breaking the Age Code

Inglese, Becca Levy, 2022

Quindi cosa fare? Ognuno può fare quello che vuole. Io decido di rimanere attiva, curiosa e aperta e dimostrare che molti cliché sull'invecchiare e sul sembrare più vecchi non sono reali.

Continuerò ad andare alle fiere del fitness e agli eventi sportivi con gioia, fiducia in me stessa e nel mio viso e corpo invecchiati. Perché mi piace provare nuovi sport, come il pump foiling, o correre su colline e pendii senza pensare troppo al mio aspetto.

Per te può essere qualcos'altro: lettura, pittura, film, quello che vuoi insomma. Ma per me lo sport è il mezzo preferito per sentirmi viva, autodeterminata e in forma. Se anche tu sei della stessa opinione e se vuoi scoprire di più sul fatto che le donne sono tradizionalmente meno rappresentate negli sport d'avventura, ti consiglio questo libro (disponibile in inglese):

Tough Broad (Inglese, Caroline Paul, 2024)
Manuale
CHF33.90

Tough Broad

Inglese, Caroline Paul, 2024

Immagine di copertina: Shutterstock

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Ricercatrice subacquea, guida outdoor e istruttrice di SUP. Anche se non sono ancora un'esperta dell'acqua, perché ho ancora molto da scoprire e imparare, laghi, fiumi e mari sono i miei campi da gioco. Mi piace anche cambiare prospettiva e guardare il mondo dall'alto, facendo del trail running e facendo volare droni. 


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