

Powerbank: a chi credere e quale comprare?

I powerbank sono davvero così potenti come promettono le loro specifiche tecniche? Ne abbiamo testati 19 per scoprire se sono all'altezza di ciò che dicono di fare.
Innanzitutto, chi c’è dietro a questo test: il sottoscritto e il nostro utente Lucas. Lucas mi ha contattato dopo aver letto il mio articolo su un powerbank acquistato in Italia. Voleva comprarne uno dal nostro sito, ma non uno qualsiasi. Voleva il migliore. Voleva prendere in prestito diversi prodotti, testarli, trovare quello giusto e poi rimandare gli altri indietro.
Un’idea bella ma non molto pratica, mi ha spiegato Lucas, perché in quel caso avrebbe dovuto pagare una tassa per ogni powerbank restituito. Purtroppo, la sua lingua madre è l’inglese e il suo tedesco non è abbastanza buono per scrivere un articolo. Non importa, ci penso io!
Lucas ha elaborato le basi per questo articolo e, come ricompensa, può tenersi il powerbank che preferisce. Sono già curioso di sapere quale modello sceglierà.
A questo punto, un avvertimento: l'articolo entra spesso nei dettagli tecnici di ciascun prodotto. Se ti interessa arrivare direttamente al sodo, il nostro verdetto sul powerbank vincente si trova in fondo alla pagina.
I prodotti testati
Abbiamo esaminato con attenzione 19 powerbank in totale:
- sei di dimensioni molto grandi da circa 26 000 mAh (circa 100 Wh)
- cinque di grandi dimensioni da 20 000 mAh (75 Wh)
- quattro di medie dimensioni da 10 000 mAh (37,5 Wh)
- quattro di piccole dimensioni da 5 000 mAh (19 Wh)
Abbiamo selezionato la maggior parte di questi prodotti perché sono i più venduti o hanno un feedback utenti molto positivo, ma il test comprende anche alcuni modelli particolarmente economici o di fascia di prezzo più alta.
Come li abbiamo testati?
Lucas li ha testati con un apparecchio man-in-the-middle, come ho fatto io con il powerbank acquistato in Italia. Lucas ha un modello molto più avanzato, dotato anche di Quick Charge 2.0, Quick Charge 3.0, tecnologia di ricarica Apple e USB-PD.

- Prima dei test, abbiamo caricato tutti i powerbank al 100%
- Li abbiamo scaricati tramite porte 1 A e 2 A, con carico standardizzato
- Abbiamo anche misurato tutte le tecnologie di ricarica rapida supportate
- Tutti i powerbank sono stati caricati con un alimentatore USB-A a 2 ampere
- E sono stati caricati il più velocemente possibile; per farlo, abbiamo utilizzato un (caricatore da viaggio Satechi) dotato di USB-PD e un caricatore con tecnologia di carica rapida (Quick Charge) di Xiaomi.
- Abbiamo ripetuto tutti i test con risultati bizzarri.
Trovi i dati grezzi relativi a ogni powerbank più avanti.
Glossario e un po’ di teoria
Anche se per l’utente finale è semplice da usare, la tecnologia USB è piuttosto complessa. Già quando si parla di differenza tra protocollo USB e tipi di connettori USB si crea grande confusione. Partiamo subito con il piede giusto: il protocollo definisce come e con quale comunicazione di codifica avviene la comunicazione. Determina anche la velocità di trasferimento dei dati e quali connettori sono consentiti.
I connettori sono essenziali per la nostra vita di tutti i giorni. Purtroppo, lo stesso tipo di connettore si comporta in modo diverso se i chip che contiene sono in grado di utilizzare solo un certo protocollo USB. Lo stesso dispositivo con lo stesso cavo funziona in modo diverso su porte USB-A diverse. Perché? Perché i tipi di connettori USB derivano da versioni precisamente definite del protocollo USB. L’USB detta anche la tensione (volt) e l’intensità della corrente (ampere) con cui vengono alimentati i dispositivi. (Se moltiplichi volt × ampere, ottieni la potenza in watt).
USB-A: la tensione è di 5 volt, l’intensità di corrente può arrivare fino a 2 ampere (10 watt).
USB-C: la tensione è di 5 volt, l’intensità di corrente può arrivare fino a 3 ampere (15 watt).
USB-PD: PD sta per «Power Delivery», che non può trasferire dati, ma è progettato esclusivamente per il trasferimento di energia. Al contrario, l’USB-PD non è connettore standard come l’USB-A e l’USB-C, ma è un protocollo aggiuntivo. Può utilizzare entrambi i connettori, che possono quindi erogare più di 5 volt. L’USB-PD può gestire tensioni fino a 20 volt ed erogare fino a 5 ampere. Ciò significa che l'USB-PD ha un'uscita massima di 20 volt × 5 ampere = 100 watt.
Quick Charge: una tecnologia di carica rapida sviluppata da Qualcomm. Quick Charge 2.0 e Quick Charge 3.0 sono le soluzioni più comunemente utilizzate, entrambe in grado di erogare fino a 18 watt. Quick Charge 4.0 (2017) può erogare fino a 28 watt, ma in sostanza al momento viene usato molto poco.
Oltre a queste, esistono diverse soluzioni proprietarie: Supercharge di Huawei, VOOC di Oppo, Dash Charge di Oneplus (una versione modificata di VOOC), Pump Express di MediaTek e Lightning di Apple. Tutte queste tecnologie utilizzano l'interfaccia USB, ma al di fuori delle specifiche. Ecco perché hanno meccanismi integrati che garantiscono che i dispositivi conformi agli standard non vengano danneggiati da correnti e tensioni eccessive. Ciò è possibile grazie a un chip nel cavo che rileva se il dispositivo attualmente collegato al cavo è compatibile o meno. Se vuoi utilizzare una di queste soluzioni proprietarie, devi attenerti agli accessori originali o a prodotti certificati, come ad esempio Apple MFi.
Fast charge è un termine generico che permette a un powerbank di caricarsi particolarmente velocemente. La cosa importante da tenere a mente è che una powerbank non solo carica altri dispositivi, ma deve anche caricare la sua batteria. Questo significa che, oltre a controllare la velocità con cui la powerbank carica gli altri dispositivi, devi verificare anche il tempo necessario per ricaricare la powerbank stesso. 2 ampere a 5 volt (quindi 10 watt): tutti i modelli sono in grado di farlo. Un powerbank di dimensioni molto grandi con 100 wattora impiega 10 ore per ricaricarsi al 100%.
Più grande è il powerbank, più importante è che si carichi velocemente. La Fast Charge funziona solo se il powerbank supporta l’USB-PD, cosa che Lucas ha testato per tutti i modelli. Se per te è un dato importante, dai un'occhiata a questi grafici: più di un produttore non mantiene le sue promesse.
I 19 powerbank testati

Uscite
1 × USB-A a 2.4 A
1 × USB-A QC 3.0 (18 W)
1 × USB-C USB-PD (30 W)
Ingressi
1 × USB-C (28 W)
1 × Micro-USB (10 W)
Tecnologie di ricarica rapida: QC 2.0, QC 3.0, USB-PD
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo USB-C
Conclusione: Il PB-Y7 è pubblicizzato con 30 000 mAh (111 Wh), ovvero con il 10% in più di capacità rispetto al secondo modello più grande testato, almeno in teoria. Le nostre misurazioni dimostrano che il PB-Y7 ottiene risultati costantemente buoni, ma non superiori del 10% rispetto agli altri.
Attenzione: salire a bordo di un aereo con questo powerbank è proibito. Compagnie aeree come Swiss consentono un massimo di 100 Wh per le batterie agli ioni di litio. Se un addetto alla sicurezza ispeziona il dispositivo da vicino, è probabile che te lo confischi.
Uscite
3 × USB-A a max. 2,4 A, totale max. 3 A
1 × USB-C PD (max. 45 W)
Ingressi
1 × USB-C PD
Tecnologie di ricarica rapida: USB-PD
Stato della batteria: LED con pulsante on/off e indicazione 25/50/75/75/100 %.
Accessori: cavi USB-C e Micro-USB
Conclusione: durante il nostro test, la carica veloce è stata più lenta della carica lenta: il powerbank ha utilizzato USB-PD a 15 V con solo 0,5 A (7,5 watt), rispetto ai 5 V con 2 A (10 watt) in modalità «lenta». Abbiamo provato con un altro XB203 e poi ripetuto i test con vari cavi e alimentatori in grado di fornire risultati molto migliori. Eravamo così disperati che abbiamo usato anche gli altri powerbank come alimentatori. Siamo riusciti a misurare 30 watt solo una volta, 18 watt due volte.
Abbiamo chiesto a Xtorm, che ci ha risposto di non essere a conoscenza di problemi e ci ha consigliato di utilizzare un alimentatore da 60 watt CX024 proprietario e piuttosto costoso; ma, anche con questo, non siamo stati in grado di caricare due modelli di powerbank con più di 10 watt.
Questo powerbank ha problemi con molti alimentatori USB-PD disponibili in commercio, anche quelli venduti dallo stesso produttore. Se vuoi caricarlo più velocemente, ottieni il risultato opposto. Questo prodotto non funziona come dovrebbe, perciò ti consiglio di tenerti lontano dall’Xtorm XB203.
Dati grezzi per l’Xtorm XB203 Infinity
Uscite
2 × USB-A 18 watt USB-A Quick Charge 3.0
1 × USB-C a 15 watt
1 × USB-C PD da 60 watt
Ingressi
1 × USB-C PD da 60 watt
Tecnologie di ricarica rapida: QC 2.0, QC 3.0, USB-PD
Stato della batteria: LED e indicazione 25/50/75/75/100%.
Accessori: 2 × USB-C a USB-C, 1 × USB-A a USB-C
Conclusione: questo powerbank è stato messo in commercio nell'agosto 2018. Da un punto di vista tecnico, è di gran lunga il dispositivo più moderno e, in effetti, non costa nemmeno pochissimo. A differenza del suo predecessore, l'XB303 non ha problemi di carica. È l’unico modello del nostro test che supporta tutte le modalità Quick Charge e USB-PD senza problemi. Inoltre, si ricarica a una velocità incredibile. Così veloce da competere con i powerbank di piccole dimensioni da 5 000 mAh.
Dati grezzi per l’Xtorm XB303 (26000)
Uscite
3 × USB-A a 3 A
Ingressi
2 × Micro USB-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: PowerIQ, una soluzione personalizzata di Anker, che dovrebbe essere compatibile con Quick Charge e USB-PD.
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: due cavi Micro USB, custodia di trasporto
Caratteristiche particolari: questo modello può caricarsi molto velocemente contemporaneamente con due ingressi 4 A (20 watt).
Conclusione: abbiamo potuto caricare questo powerbank solo con un massimo di 15 watt (5 V a 3 A). La compatibilità di PowerIQ con Quick Charge e USB-PD non sembra funzionare correttamente.
Dati grezzi per l'Anker Powercore (26800)
Uscite
2 × USB-A a 3 A
1 × USB-C (30 W)
Ingressi
1 × USB-C (27 W)
Tecnologie di ricarica rapida: PowerIQ, una soluzione personalizzata di Anker, che dovrebbe essere compatibile con Quick Charge e USB-PD.
Stato della batteria: 10 LED intorno a un pulsante on/off
Accessori: cavi USB-C
Da notare: la carica tramite alimentatore USB-A è stata estremamente lenta; il powerbank non riusciva a prendere più di 0,5 A a 5 V. Il che si traduce in un tempo di carica di oltre 15 ore. Anker lo descrive correttamente: sul proprio sito web: «i caricabatterie standard possono fornire solo una carica lenta o potrebbero essere completamente incompatibili». Almeno sono onesti. Tuttavia, altri powerbank hanno meno problemi a consumare 10 watt con alimentatori disponibili in commercio.
L'implementazione di Power IQ è migliore rispetto alla versione senza il «+». Questo modello eroga 15 W, 18 W e 30 W.
Dati grezzi per l'Anker Powercore+ (26800)
Uscite
4 × USB-A a 2,1 A
Ingressi
1 × Micro USB
1 × Lightning (!)
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo Micro USB
Conclusione: anche se è estremamente conveniente, il Fantec è l'Hulk dei powerbank: enorme e stupido. Non può caricare se stesso né altri dispositivi rapidamente. E poi la confezione è verde.
Dati grezzi per il Fantec RBP-240H
Uscite
1 × USB-A a 2,1 A
1 × USB-A a 1,0 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2,0 A
1 × USB-C-A a 2,0 A
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: schermo LCD con display numerico
Conclusione: puoi caricarlo solo con USB-A (10 watt). Strano che un powerbank di queste dimensioni non supporti USB-C o USB-PD. E fastidioso che una delle uscite USB-A eroghi solo 5 watt. La torcia integrata non compensa questi difetti.
Uscite
2 × USB-A a 3 A
1 × USB-C a 3 A
Ingressi
1 × USB-C
Tecnologie di ricarica rapida: PowerIQ, una tecnologia personalizzata di Anker, che dovrebbe essere compatibile con Quick Charge e USB-PD.
Stato della batteria: 10 LED intorno a un pulsante on/off
Conclusione: proprio come il modello da 26 800 mAh, questo powerbank offre un supporto insoddisfacente per le tecnologie di ricarica rapida. Anche in questo caso, siamo riusciti a caricarlo solo con un massimo di 15 watt (5 V a 3 A).
Dati grezzi per l’Anker PowerCore+
Uscite
2 × USB-A a 2,4 A
1 × USB-C a 3 A
Ingressi
1 × Micro USB con QC 3.0
1 × USB-C
Tecnologie di ricarica rapida: QC 2.0, QC 3.0
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: custodia, cavo Micro USB, cavo di ricarica USB-C
Conclusione: questo modello supporta la Quick Charge 3.0 solo in teoria. Siamo riusciti a caricare solo dispositivi con 18 watt (QC 2.0). È l’unico powerbank che abbiamo testato dotato della tecnologia pass-through-charging: può essere caricato e scaricato contemporaneamente. È un peccato che abbia solo una porta USB-C.
Dati grezzi per il Ravpower PB043
Uscite
1 × USB-A a 3 A
1 × USB-C a 3 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2 A
1 × USB-C-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: QC 2.0, QC 3.0, USB-PD
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo di ricarica Micro USB, cavo di ricarica USB-C
Caratteristiche particolati: è stato possibile caricarlo velocemente tramite USB-PD ma non ha funzionato con QC 3.0.
Dati grezzi per Ravpower PB095
Uscite
1 × USB-A a 2 A
1 × USB-C-A a 2 A
Ingressi
1 × USB-C-A a 2 A
1 × Micro USB-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: QC 2.0, QC 3.0
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo di ricarica Micro USB, cavo di ricarica USB-C
Conclusione: questo modello si carica con QuickCharge 3.0 o USB-PD.
Dati grezzi per il Choetech B613Q
Uscite
2 × USB-A a 3 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: PowerIQ, una tecnologia personalizzata di Anker, che dovrebbe essere compatibile con Quick Charge e USB-PD.
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo di alimentazione Micro USB
Conclusione: questo modello Anker funziona anche peggio dei suoi fratelli maggiori e non si carica velocemente.
Dati grezzi per l'Anker PowerCore (10400 mAh)
Uscite
2 × USB-A a 1 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo di alimentazione Micro USB
Caratteristiche particolari: funzione torcia (con modalità lampeggiante, perché può sempre servire)
Dati grezzi per l'ADATA PowerPack PT100
Uscita
1 × USB-A a 2 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: LED con indicazione 33/66/100%
Conclusione: questo dispositivo dovrebbe essere dotato di Quick Charge, anche se prende un massimo di 10 watt, ovvero offre le stesse prestazioni di qualsiasi altro powerbank. La confezione parla di dati mirabolanti: «Carica il tuo smartphone 8 volte più velocemente». Ma quale smartphone è dotato di una misera batteria da 1250 mAh? Nemmeno quella di un Nokia 8110.
Dati grezzi per il Cellularline Freepower Slim
Uscite
1 × USB-A a 2.4 A
1 × USB-A con QuickCharge 2.0/3.0/3.0/4.0 (max. 18 watt)
Ingressi
1 × Micro USB con QuickCharge (max. 18 watt)
Tecnologie di ricarica rapida: QC 2.0, QC 3.0, QC 4.0
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo di ricarica Micro USB, «Active Mount» che consente di mettere il powerbank in una posizione stabile.
Conclusione: questo è l'unico dispositivo del nostro test che, secondo la scheda tecnica, supporta QuickCharge 4.0. In realtà, il Go Puck non supporta nemmeno tutte le modalità QC 3.0. Siamo riusciti a spremere solo 18 watt.
Dati grezzi per il Go Puck X36R
Uscita
1 × USB-A a 2,1 A
Ingressi
1 × Micro USB a 2 A (apparentemente, il suo successore è dotato di porta USB-C)
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: LED con indicazione 33/66/100%
Accessori: cavo di alimentazione Micro USB
Nota: questo dispositivo è pubblicizzato con Quick Charge anche se in realtà è dotato solo di porte USB convenzionali.
Dati grezzi per il Cellularline Freepower Slim (5000)
Uscita
1 × USB-A a 2 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2 A
Tecnologie di ricarica rapida: PowerIQ, una tecnologia personalizzata di Anker, che dovrebbe essere compatibile con Quick Charge e USB-PD.
Stato della batteria: LED con indicazione 33/66/100%
Accessori: cavo di alimentazione Micro USB
Nota: sebbene Anker lo prometta, questo dispositivo non supporta la ricarica rapida.
Dati grezzi per l'Anker PowerCore (5000)
Uscite
1 × USB-A a 2,1 A
Ingressi
1 × Micro USB-A a 2,1 A
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Accessori: cavo di alimentazione Micro USB
Dati grezzi per RealPower PB-5000Mini
Uscite
2 × USB-A a 2,1 A
Ingressi
1 × Lightning (!)
Tecnologie di ricarica rapida: nessuna
Stato della batteria: LED con indicazione 25/50/75/75/100%
Nota: il powerbank mophie può essere caricato solo con un cavo Lightning di Apple, il che lo rende un prodotto di nicchia per gli utenti Apple.
Dati grezzi per il powerbank mophie
Panoramica
Lucas ha raccolto una quantità impressionante di dati. Non i dettagli della confezione o le promesse dei produttori, ma i valori misurati effettivi. Abbiamo utilizzato questi dati per confrontare tutti i prodotti.
- Prezzo per wattora: quanto costa il powerbank?
- Tempo di ricarica per wattora: quanto velocemente può essere caricato il powerbank?
- Efficienza: la differenza tra l’energia assorbita e quella erogata
- Peso per wattora: quanto pesa il powerbank?
Il prezzo per wattora è di 1,45 franchi. I modelli con maggiore capacità tendono a essere più all’avanguardia: l'elettronica è più o meno la stessa, ma, in parole povere, la loro batteria contiene più celle.

Nel grafico abbiamo estrapolato il prezzo per 100 wattora. Si distinguono in particolare i risultati dei modelli più costosi mophie, Go Puck e Cellularline. La powerstation di mophie costa sei volte di più del prodotto più economico di AData.
Abbiamo riscontrato anche grandi differenze nel tempo di ricarica per wattora. Anche in questo caso, i modelli di grandi dimensioni hanno un vantaggio perché possono distribuire il carico a più celle della batteria.

In termini di tempo di ricarica, nessun modello supera l’Xtorm XB303 Infinity. Nonostante i suoi 26 000 mAh, è in concorrenza con i powerbank più piccoli. Il peggiore è l’Xtorm XB203, che ha alcuni gravi difetti per quanto riguarda la carica (vedi sopra, l’ho descritto in dettaglio).
I modelli di RAVPower e Anker non sono così male come sembrano: sono solo vittime della loro strategia di ricarica, pensata molto male. Sebbene raggiungano il 95% della loro capacità alla stessa velocità degli altri, ci mettono un'eternità a caricare il restante 5%.
I modelli di grandi dimensioni tendono a essere migliori anche quando si tratta di efficienza, cioè la differenza tra l’energia assorbita e quella erogata.

Nel grafico, le perdite sono calcolate per 100 watt. In media, poco meno del 45% dell'energia viene sprecata sotto forma di calore. Spicca in particolare il Freepower Slim (5 000 mAh) di Cellularline, che ha rivelato uno spreco incredibile del 70% di energia tra la carica e la scarica. Anche il costoso Go Puck X36R (5 000 mAh) è deludente in termini di efficienza. Un esempio positivo è il powerbank grande di Anker con 26 800 mAh. Choetech e Xtorm occupano il secondo e terzo posto.
I modelli di grandi dimensioni vincono anche quando si tratta di peso per wattora. Tuttavia, considera questo risultato con cautela: anche se ci sono alcune differenze di peso e design intelligente nelle celle delle batterie, questo criterio premia anche le costruzioni in plastica a buon mercato.

Per quanto riguarda il peso per wattora, le differenze sono minori rispetto agli altri aspetti. Choetech, il modello da 10 000 mAh di Cellularline e il Powercore da 26 800 mAh a basso costo di Anker, ne escono a testa alta.
Quanta batteria c’è nel powerbank?
Questo paragrafo è molto utile per confrontare le caratteristiche di ricarica rapida con un colpo d'occhio Il grafico seguente mostra quale powerbank ci ha permesso di utilizzare con successo quale modalità. Mostra anche quanta capacità è effettivamente disponibile.

Il grafico mostra molto bene che i powerbank reagiscono in modo diverso ai diversi carichi. Perché? Questo risultato è dovuto a due fattori:
In primo luogo, i powerbank erogano la maggior parte della loro energia se vengono scaricati lentamente. Quanto più velocemente una batteria deve rilasciare energia, tanto maggiori sono le perdite. Con le batterie al piombo-acido, questo comportamento spicca particolarmente e viene calcolato secondo la legge di Peukert. Le batterie agli ioni di litio ne risentono meno, ma l'effetto è ancora misurabile.
In secondo luogo, le celle e l'elettronica sono ottimizzate per un caso d'uso specifico. Le celle di alcune batterie hanno un po' meno spazio, ma possono essere caricate di più e viceversa.
Il fattore Pinocchio
Quanto sono onesti i produttori? Il grafico sottostante mostra la differenza tra la capacità promessa e la capacità che abbiamo misurato. Più lunga è la barra, più lungo è il naso di Pinocchio.

Questo grafico ha bisogno di qualche spiegazione. Più piccola è la barra, meglio è. In linea di principio. Ma nessun powerbank eroga esattamente la stessa energia che le sue celle forniscono teoricamente, perché circa il 10% dell'energia viene persa sotto forma di calore senza che il powerbank faccia niente di sbagliato. Questo non è un difetto dei powerbank, ma una semplice legge della fisica: la tensione viene convertita tra 3,7 volt (tensione delle batterie Li-Io) e 5 volt (tensione USB).
Tuttavia, come utente finale sono interessato a quanta potenza ho a mia disposizione. Niente di più e niente di meno. Non mi interessano cifre fittizie e fuorvianti. La nostra conclusione è che i powerbank si comportano in modo simile alle auto, dove i valori di consumo e le emissioni di CO₂ non corrispondono mai alla realtà.
Raccomandazioni per tipo
Sono sorpreso dell’entità delle differenze tra i vari powerbank. Sebbene sembrino avere le stesse dimensioni a seconda della confezione, alcuni erogano più energia fino a un massimo del 20%. Il prezzo non determina necessariamente le prestazioni. Al contrario: vari prodotti a basso prezzo hanno mostrato risultati decenti.
I powerbank più grandi da 27 000 mAh
Se puoi permettertelo e non ti pesa sborsare tutti questi soldi, ti consiglio l’Xtorm XB303. È potente e dotato di molte caratteristiche e funzionalità utili. È l’unico powerbank tra quelli che abbiamo testato in grado di gestire tutti gli standard di carica rapida fino a 60 watt.
L'Aukey PB-Y7 è molto più conveniente ed è un dispositivo decente, ma non posso raccomandarlo senza riserve. A causa della sua capacità nominale di 30 000 mAh o 111 Wh, è vietato sugli aerei.
Nel frattempo, il grande ma stupido Hulk di Fantec non è più disponibile. È un peccato, perché avrebbe fatto giusto al caso di chiunque fosse stato alla ricerca di un prodotto a basso costo, disposto a rinunciare alla ricarica rapida.
Non consiglio neanche l’Xtorm XB203. Ha ottimi valori e supporta molti standard Quick Charge, ma non funziona con diversi alimentatori USB-PD e quindi può essere caricato solo lentamente.
I powerbank di grandi dimensioni sui 20 000 mAh
Se fosse ancora disponibile, ti consiglierei il Choetech B613Q (tra i powerbank grandi). Ha un buon prezzo, è altamente efficiente e la batteria è la più leggera della sua classe. Inoltre, si ricarica più velocemente degli altri modelli da 20 000 mAh.
Tuttavia, il PB095 di Ravpower ne esce vincitore perché è disponibile, anche se non lo consiglio al 100%. I modelli più grandi di cui sopra offrono prestazioni molto migliori.
Il Ravpower PB043 è un modello particolare: costa tanto quanto il Ravpower PB095 ma non offre le stesse prestazioni sotto tutti gli aspetti. Però è dotato di tecnologia di pass-through-charge, ed è per questo che ha ottime valutazioni degli utenti.
L'Xlayer Pure non è costoso ma non è neanche molto intelligente: non supporta nessuna tecnologia di ricarica veloce e l’USB-A è limitata a 1 ampere. Tuttavia, è una buona scelta se non hai bisogno di Quick Charge.
I powerbank di medie dimensioni intorno ai 10 000 mAh
Il caso è chiaro per i powerbank di 10 000 mAh: con un ottimo prezzo di CHF 0.65 per wattora, il modello Adata è il migliore. Inoltre, si carica rapidamente. Ti consiglierei a malincuore il costoso e inefficiente Go Puck X36R solo se proprio non puoi vivere senza Quick Charge.
I powerbank di piccole dimensioni intorno ai 5 000 mAh
In questa categoria, vince il Realpower. È l’unico tra i 5 000 mAh a non avere difetti essenziali. Il Freepower Slim di Cellularline perde troppa energia: quasi il 70%. L'Anker Powercore non è male, ma si carica così lentamente che non può battere il modello Realpower.
Il consiglio di Lucas
Tutto quello che hai letto sopra però è farina del mio sacco, sono i miei consigli personali. Lucas, invece, cosa avrà scelto?
I've chosen the Xtorm XB303 as the one to keep. It's the combination of high capacity and fast charge/discharge that wins it for me. In the >20000mAh category, the only other competition is the Anker 27000mAh power bank (plus variant) but the extreme slow charging rules it out. Plus, around 15W/18W where my phones will usually charge, the Xtorm has a higher capacity.
Molte grazie a Lucas per questo straordinario sforzo. Ci vuole molto tempo per scrivere articoli approfonditi come questo e non ce l'avrei fatta senza l'aiuto della Community. Ti è piaciuto e l’hai trovato utile? Clicca su «mi piace» e faccelo sapere!


Sono il guru del team dei redattori. Scribacchino 5 giorni su 7 e papà 24 ore su 24. Mi interesso di tecnologia, computer e HiFi. Mi sposto sempre in bicicletta, in qualsiasi condizione meteo e, solitamente, sono di buon umore.