
Retroscena
Leaks: come il materiale non pubblicato viene utilizzato come strumento di marketing
di Dominik Bärlocher
Un nuovo brevetto dovrebbe mostrare il design finale del Samsung Galaxy S10, o almeno dare un’idea di come potrebbe essere.
Samsung rimane riservata quando deve presentare un nuovo smartphone. Ma dopo qualche inchiesta, alcuni giornalisti pensano di sapere già come sarà il nuovo dispositivo con modem e funzione di registrazione dell’immagine – grazie all’utente Joestew77 per questo termine direttamente dai commenti. Infatti, gli olandesi della rivista specializzata LetsGoDigital si sono fattti un nome scavando tra brevetti e richieste e scoprendo così i design dei nuovi modelli.
Questo è quello che hanno fatto anche per il nuovo Samsung Galaxy S10 e il suo fratello maggiore l’S10+. Ecco quindi secondo loro, come potrebbe essere l’aspetto del nuovo dispositivo.
L’immagine ancora prima dell’analisi. Ecco come appare il nuovo Galaxy S10. Forse. Probabilmente. Oppure no.
Manca il notch, una cosa davvero notevole. Samsung non ha mai giocato con il notch, tuttavia quest'ultimo – la rientranza nella parte superiore dello schermo dove sono alloggiati fotocamera e altoparlanti – è qualcosa che ci si aspetterebbe da un telefono con un display senza bordo. Ciononostante vi è un piccolo taglio per la fotocamera frontale. Ma invece di un elemento di design, si tratta solo di un foro nel display. Sembra avventuroso, ma proprio come un notch deve essere ben intercettato dal software.
Il display va da bordo a bordo, dall'alto verso il basso e da sinistra a destra. Questo mostra la direzione presa dai produttori: in futuro, gli smartphone saranno probabilmente semplicemente una lastra di vetro, senza tagli né notch. Questo rende il rettangolo con gli angoli arrotondati un po' noioso dal punto di vista del design – ho impiegato circa un minuto per disegnare l'immagine blu sopra in Illustrator – ma massimizza l'area per il consumo di media e l'interazione con la tecnologia. È di questo che si tratta, alla fine, quando si usa quell'affare.
Quando parliamo del futuro degli smartphone, in particolare di quelli Samsung, vale la pena dare un'occhiata al concetto che sta alla base del concept rendering e dei brevetti. Samsung infatti è zelante nel richiedere brevetti.
L'azienda annuncia ogni sorta di brevetto, per schermi, smartphone, case e così via. Infatti, se non lo fa Samsung, lo faranno forse LG o Google. Il fattore di forma di un telefono, per quanto simili possano sembrare i dispositivi, è controverso. Questo si spinge al punto che Apple detiene due brevetti che le concedono il diritto di accesso al rettangolo. I brevetti sono stati deposti sotto USD670286 e USD627777.
I produttori di hardware sono quindi molto interessati a brevettare concetti il più vaghi possibile. Aspetti come il raggio di un angolo – tra l'altro 30 px nell'immagine blu qui sopra – diventano improvvisamente eccitanti e possono portare miliardi e spazzare via la concorrenza.
Ecco perché Samsung ha rilasciato un brevetto su quasi tutte le idee di design che i designer hanno avuto.
Il linguaggio del design dell’S10 speculativo in questo articolo viene chiamato da Samsung Infinity-O. All'ultima Developer Conference, il gruppo sudcoreano ha dimostrato come immagina il concetto del notch. Questo include concetti come Infinity-U, Infinity-V, e, di gran lunga il più eccitante, New Infinity, un concetto che non lascia spazi vuoti sullo schermo.
Ne sappiamo di più? Sappiamo già definitivamente come sarà l’S10? No. Samsung continua a non rilasciare dichiarazioni. Evan Blass e Ice Universe fanno lo stesso o concedono solo vaghe informazioni. Forse per motivi di marketing.
Il fatto è che non abbiamo prove sui progetti attuali di Samsung. È sufficiente a confermare l’aspetto del Samsung Galaxy S10 e S10+? No. Ma il CEO di Samsung DJ Koh ha dichiarato alla stampa cinese che la serie S10 avrà un design rinnovato.
Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.