

«Soft Minimal» di Norm Architects – un libro per i sensi?
Sono inebriata dalle immagini e dai passaggi testuali del primo libro di Norm Architects. Ma qualcosa potrebbe rendere l'euforia ancora più grande.
Norm Architects sono convinti «che il buon design sia un elemento importante di una buona vita», come scrivono nell'editoriale del loro primo libro intitolato «Soft Minimal». Il collettivo creativo di Copenaghen opera nei settori del design industriale, dell'architettura, dell'interior design, della fotografia e della direzione artistica e vanta una grande esperienza nella progettazione di edifici residenziali e commerciali. Nelle 304 pagine hanno raccolto le opere degli ultimi 15 anni per mostrare quali valori e principi di design rappresentano.

Il libro di ispirazione e manifesto è diviso in otto capitoli. Contiene saggi che incoraggiano la riflessione sul concetto di design e immagini che stimolano i sensi.
Prima impressione: una festa per gli occhi
La sola copertina rende «Soft Minimal» un vero eye-catcher sulla mia libreria. È quasi monocromatico ed è impreziosito solo da alcune foto che promettono ai miei occhi un momento di relax. Sfogliando il libro, la prima impressione dimostra il suo valore. Il mio sguardo vaga per le stanze, senza che cavi in disordine o prodotti mal posizionati lo intralcino.

Fonte: Pia Seidel

Fonte: Pia Seidel
Grazie ai primi piani, nessun dettaglio mi sfugge. Dalla maniglia di una porta nel Forest Retreat a un appendiabiti nel concept store The Audo fino allo schienale della Braid armchair – gli zoom mostrano che Norm Architects non ha lasciato nulla al caso.
Come i progetti illustrati, il design del libro nasce da un unico stampo. I passaggi sono così fluidi che ho la sensazione di trovarmi in un unico edificio da tutti i lati. Anche la palette di colori tenui si ripete. Il piacevole flusso tra le singole pagine fa bene ai miei occhi, solitamente abituati alla sovrastimolazione colorata dei feed di Instagram e Pinterest.

Fonte: Pia Seidel

Fonte: Pia Seidel
Giochi mentali
Nei saggi, Norm Architects trasmette i valori e spiega la filosofia di progettazione incentrata sull'uomo. Nel capitolo «Luce», ad esempio, si parla della necessità di ombre dove ritirarsi. «Le ombre sono un aspetto trascurato della progettazione degli spazi, ma i loro regni cupi forniscono le condizioni necessarie per evocare stati psicologici profondi». A margine, mi imbatto in un elemento di design che illustra meglio questo concetto: «Tokonoma», cioè piccole nicchie o bovindi larghi da uno a due metri tipici dell'architettura tradizionale giapponese. Norm Architects li utilizza nei suoi progetti per evidenziare gli oggetti selezionati. Nelle nicchie, da un lato, catturano la luce. Dall'altro, l'ombra conferisce loro maggiore profondità.

Fonte: Pia Seidel

Fonte: Pia Seidel
Esperienza tattile
Nell'editoriale, Norm Architects scrivono che il libro contiene «immagini tattili» ed è esso stesso un «oggetto tattile». Leggendolo, mi aspettavo di vedere diversi tipi di carta o spessori. In realtà, sono gli oggetti che si vedono nelle immagini ad essere tattili. La copertina è l'unica ad avere una struttura diversa rispetto alle pagine successive. È costituita da un tessuto di lino su cui è stata impressa la scritta e stampata la superficie. Il resto del libro è costituito dalla stessa carta.
Conclusione: un'opera poeticamente letteraria, ma non un oggetto particolarmente tattile
Secondo la descrizione, con il suo libro, lo studio vuole «rendere tangibile l'intangibile». A mio avviso, questo obiettivo è stato raggiunto solo in una certa misura. «Soft Minimal» offre numerosi spunti estetici, ma non contiene consigli concreti per la ristrutturazione. Ci sono invece saggi che incoraggiano a studiare il concetto di design e a riflettere su di esso. Tuttavia, per i miei gusti, sono a volte troppo astratti. Nelle immagini e nelle note a margine, trovo idee più vivaci per gli elementi di design. Inoltre, anche il libro stesso è poco tangibile, sebbene sia descritto da Norm Architects come un «oggetto tattile». Per questo motivo consiglio il libro soprattutto a professionisti e appassionati di design che vogliono sprofondare nella frenesia spaziale.

Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.