
Guida
Come costruire la tua tastiera
di Kevin Hofer
Se vuoi una tastiera davvero unica, costruiscila da solo. È più semplice di quanto sembri, ma ovviamente ci sono alcune insidie...come vedrai dal mio esperimento.
Devo ammettere che ho perso le staffe più di una volta durante il montaggio e l'installazione finale. Ma, ora che ho la tastiera fatta e finita sotto le dita, perdono e dimentico tutto. Ne è valsa la pena.
L'ultima volta ti ho mostrato un elenco di tutto quello che ti serviva per costruire la tua tastiera. Per questo articolo, ho recuperato tutti i pezzi e mi sono messo al lavoro.
Probabilmente l'hai già intuito: le foto che ho usato nell'ultimo articolo mostrano i pezzi che ho usato per costruire la tastiera. Ho deciso di usare un case in alluminio. Mi piace la sensazione di una tastiera pesante che non scivola e l'alluminio è molto piacevole al tatto. Per un look uniforme, ho usato una piastra dello stesso materiale. Entrambi sono argentati perché ero stufo delle tastiere nere.
Puoi scegliere le dimensioni della tua tastiera più o meno secondo le tue preferenze. Io ho optato per un layout del 75%, cioè per una tastiera il 25% più piccola del solito formato con tastierino numerico. Nel 75% è compreso anche quello, perché mi piace e uso molto i fogli di calcolo, perciò per me è fondamentale. Ecco perché ho una tastiera ancora più piccola di una Tenkeyless, ma comunque dotata di un tastierino numerico. Le dimensioni ridotte mi costringono a fare a meno delle lettere con l’umlaut. Non importa. Per scrivere testi lavoro principalmente su Google Docs, Perciò non devo fare altro che impostare la trasformazione automatica di «ae», «oe» e «ue» in «ä», «ö» e «ü».
Per gli switch mi affido a un marchio collaudato e uso i Cherry MX Blue. Mi piacciono i tasti che fanno rumore. Per i keycap, invece, provo a stamparli io stesso da filamenti di legno. Vediamo se funziona.
È tutto pronto: PCB, switch, case, piastra, keycap e saldatore. Inizio direttamente a montare gli stabilizzatori.
Se lavori con precisione e monti i componenti nel modo giusto, e se acquisti componenti di buona qualità, l’assemblaggio è molto semplice. Anche l’operazione di saldatura dovrebbe essere relativamente facile. Dal punto di vista tecnico faccio veramente pena, ma riesco comunque nel mio intento. Purtroppo, i keycap che ho stampato non vanno bene. Ho ancora qualche difficoltà ad accettarlo, ma mi piacciono sempre di più quelli che ho comprato. Per quanto riguarda il keycap per il tasto Shift, che non va bene, contatto direttamente il produttore e chiedo se può realizzarne uno su misura. Per fortuna, il produttore esaudisce i miei desideri.
Dopo aver saldato e avvitato tutti i componenti, devo ancora flashare il firmware, che mi permetterà di personalizzare ancora di più la mia tastiera. Naturalmente la tastiera funziona anche così, ma solo con la configurazione standard svizzera. In altre parole non è utilizzabile perché, a differenza delle tastiere normali, mancano alcuni tasti. Per prima cosa trasferisco il mio layout nel Keyboard Layout Editor, che mi permette di determinare la dimensione e la posizione dei tasti. Questa operazione è importante, perché nel passo successivo creo il firmware, che poi trasferisco al controller della tastiera.
Una volta creato il layout, lo importo nel Keyboard Firmware Builder. Grazie al Layout Editor, il Builder conosce la configurazione esatta della mia tastiera e io posso assegnare funzioni ai tasti. Prima di procedere con questa fase, devo ancora controllare il cablaggio e assegnare i pin.
Per quanto riguarda il cablaggio, devo assicurarmi che il circuito sia installato correttamente. Questo lo fa già il Firmware Builder, ma nel mio caso non è del tutto a posto. Perché il cablaggio alimenti il firmware in modo corretto, utilizzo il modello del mio PCB come riferimento e faccio le modifiche necessarie. I miei primi tentativi di creare un firmware funzionale falliscono: non ho eseguito correttamente il cablaggio e alcuni tasti non funzionano. Qui bisogna stare attenti: l'ideale è fare affidamento sui modelli che si trovano su kbfirmware o qmkeyboard.
Dopo aver sistemato il cablaggio, devo ancora assegnare i pin. Le righe e le colonne sono collegate al controller del PCB. Se non le assegno correttamente, alcuni tasti, righe o colonne potrebbero non funzionare. Anche in questo caso è importante seguire i modelli. Nonostante la mia buona volontà, non riesco a trovare queste indicazioni in un altro modo. Anche se il mio layout è un po' diverso, fila tutto liscio come l’olio.
Ora che il PCB è cablato correttamente e i pin sono assegnati, posso finalmente personalizzare la mia tastiera. Il PCB mi permette di configurare fino a 16 livelli; ciò significa che ogni tasto può avere fino a 16 funzioni. Di certo non me ne servono così tante. Inizio a configurare il livello 0, che non richiede alcuna combinazione di tasti, e poi il livello 1. Grazie ai livelli, posso dotare la mia tastiera di caratteri speciali e simboli mancanti per i quali non ho i tasti. Creo anche qualche macro. Le cose si fanno interessanti. Salvo le mie impostazioni in modo da poterle modificare al volo se necessario e creo un file .hex con cui flashare la tastiera.
Prima di poterlo fare, devo ancora installare il driver più recente per la tastiera. Lo faccio con la versione 2.4 del software Zadig. In questo modo, il mio computer riconosce correttamente la tastiera e posso concentrarmi sul firmware.
Per flasharlo, uso il software QMK Toolbox. Se posso darti un piccolo consiglio prima di iniziare, non fare come me: non rimettere il PCB nella scatola. Per flashare il firmware infatti devi prima resettare la tastiera. Visto che non ho ricevuto le istruzioni d'uso per il PCB, non so quale combinazione di tasti utilizzare. Per fortuna c'è un pulsante per il reset sul lato inferiore, ma è accessibile solo se non è ancora montato. Quindi, per flashare il firmware, devo smontare la tastiera. Da qui in poi, va tutto a gonfie vele. Installo il programma QMK Toolbox, apro il file .hex, collego la tastiera e premo il pulsante di reset. È importante, perché il software riconosce la tastiera solo dopo questo passaggio. Dopodiché non mi resta altro che premere «Flash» e in pochi secondi la mia tastiera, o meglio il controller, viene aggiornata con le nuove informazioni.
Seleziono la lingua inglese (Stati Uniti) come lingua di input, necessaria per poter utilizzare la mia tastiera con le impostazioni che ho appena flashato. Il layout svizzero non lo consente.
Sono certo che questo progetto non sarà l'ultimo nel suo genere. Un giorno, programmerò il mio PCB per un’esperienza ancora più personalizzata. Per ora, non vedo l'ora di usare la mia prima tastiera fai da te fino a consumarne i tasti.
Ah, un'ultima cosa: il nostro Category Management ha ascoltato le richieste dei lettori in risposta al mio ultimo articolo e ti assicura che presto troverai i componenti per tastiere fai da te nello shop online.
Tecnologia e società mi affascinano. Combinarle entrambe e osservarle da punti di vista differenti sono la mia passione.