Retroscena

58 tiri per 18 buche

Patrick Bardelli
10.2.2020
Traduzione: Leandra Amato
Immagini: Thomas Kunz

Qui si fa buca dal 1954. 18 volte di fila. Ho visitato il più antico campo di minigolf a norma del mondo ad Ascona.

Ad Ascona incontro Alfred Graf, gerente del campo di minigolf a norma più antico del mondo. In realtà la stagione del minigolf inizia la Domenica delle Palme. Per noi fa un'eccezione e libera le 18 piste con il soffiafoglie dai resti della tempesta Petra. La bassa pressione ha lasciato il segno sul Ticino durante la notte.

Alfred Graf spiega anche cosa significa a norma in termini concreti: le piste dell’impianto di Ascona sono tutte lunghe 12 metri, larghe 1,25 metri e costituite per il 100% da calcestruzzo. Già negli anni '20 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, le strutture con fairway pavimentati sono state costruite come versioni più piccole dei campi da golf. Intanto, in Svizzera ci sono molti campi di minigolf. Alcuni con piste più corte, altre di eternit o di feltro. Ma questo è l'originale dal 1954.

Minigolf Ascona  – strettamente collegato alla famiglia Graf.
Minigolf Ascona – strettamente collegato alla famiglia Graf.

Chi l'ha inventato?

È stato realizzato dall'architetto paesaggistasvizzero Paul Bongni. Secondo i suoi progetti, l'impianto fu inaugurato il 19 marzo 1954. Da allora, qui si gioca a minigolf in occasione di campionati nazionali e internazionali o semplicemente per il divertimento in famiglia. Alfred Graf mi guarda con i suoi occhi azzurri e mi chiede: «Giochiamo?» Sì. Voglio sapere da lui qual è il record. «23 tiri», risponde, spiegando che questa è comunque l'eccezione. «In sei round, il record è una media di poco più di 29 tiri per round. Quindi circa 1,6 tiri per pista».

«Le mazze», spiega Graf, «sono più o meno identiche per tutti i giocatori professionisti. A parte la lunghezza, non c'è molta differenza». E le palline? Non sono solo belle e colorate, ma si differenziano soprattutto nelll'altezza del salto. A seconda della temperatura, del gioco offensivo o difensivo, si utilizzano modelli più duri o più morbidi. Questo offre più possibilità tattiche, ma rende anche il gioco più complesso. Un giocatore deve sapere quale pallina si comporta come e in quali condizioni.

La vista sull’impianto.
La vista sull’impianto.
Come pensi che si comporti questa pallina?
Come pensi che si comporti questa pallina?
Qui maturano le palline della prossima stagione.
Qui maturano le palline della prossima stagione.

Teoria e pratica

Alfred Graf mi mostra la tecnica di base del minigolf. Spalle in avanti, slancio pulito e lungo una linea. E cosa più importante: non seguire la pallina con lo sguardo troppo presto. Se la tecnica è corretta, troverà la strada per il traguardo da sola.

Ecco come si gioca a minigolf.
Ecco come si gioca a minigolf.

Abbiamo giocato solo un paio di piste, ed ecco arrivare una famiglia di quattro persone all’entrata. La madre vuole sapere se l’impianto è aperto. «Perché non siete andati a sciare?», la controreplica di Alfred. La colpa è del tempo. Si è di parola sul campo di minigolf. E generosi. Perché, anche se in realtà sarebbe chiuso, Alfred Graf fa entrare la famiglia. Gratuitamente. D'ora in poi quattro facce raggianti fanno oscillare le loro mazze a poche corsie dietro di noi.

A proposito di fare buca. All'inizio me la cavo abbastanza bene. Gestisco le prime quattro piste in nove colpi. Ad Alfred Graf ne servono 12. È un po' arrugginito e fuori esercizio. Ma fa la differenza nelle prossime quattro piste. Dopo l'ottava buca, siamo pari. Spalle in avanti, slancio pulito e non guardare la pallina. Ok, sembra funzionare.

Il minigolf va così?
Il minigolf va così?

Da macellaio a minigolfista

Alfred Graf, che ha appreso il mestiere di macellaio, viene da Zurigo. E come è arrivato ad un campo di minigolf in Ticino? Sorride. «Quando ero giovane, passavo del tempo a Davos per lavoro. Lì ho conosciuto la mia attuale moglie Adriana, una donna ticinese. Suo padre aveva rilevato lo stabilimento di Ascona da Paul Bongni poco dopo la sua apertura e lo ha gestito fino al 1979. All'epoca gestivamo una macelleria a Weesen, sul Walensee. Tuttavia, mia moglie aveva nostalgia del Ticino e così ci siamo detti: "Proviamo il minigolf ad Ascona"». Da allora, circa 15 000 visitatori hanno spinto le palline colorate sul cemento sotto querce canadesi, palme e platani anno dopo anno. Alcuni con un successo eccezionale. La figlia di Graf, Miranda, è diventata addirittura la prima campionessa mondiale ufficiale di questo sport nel 1991.

Nel frattempo, il padre della campionessa mi ha fatto mangiare la polvere sul tabellone. Di regola, non ha bisogno di più di due tiri. Riesco a fare un secondo asso. Un cosa? Così i minigolfisti chiamano un asso con un secondo colpo. Una specie di hole-in-one al secondo tentativo. Questo dà un po' di grinta per la fine.

Stonehenge in Ticino.
Stonehenge in Ticino.

La terza generazione si assume la responsabilità

Prima della 18esima e ultima buca chiedo ad Alfred Graf del futuro. Si sta pur sempre avvicinando agli 80. «Mio figlio opera nel settore delle costruzioni in Germania. Non appena suo figlio, cioè mio nipote, avrà rilevato l'azienda, verrà in Svizzera e mi sostituirà qui. È già tutto sistemato». Così, dopo 65 anni, la tradizione del minigolf ad Ascona continua.

All’ultima buca, grandi campioni hanno fallito, mancando la vittoria che credevano di aver conquistato. Quindi siamo un po' tesi e chiacchieriamo ancora di più. Per esempio su ex campioni dello sci come Peter Lüscher o Franz Heinzer, che hanno già giocato qui. Oppure della pista numero sette, con la rimessa in stile golf. Qui la pallina deve essere giocata lanciandola in aria, in modo che atterri sul «green» dall’altra parte. Abbiamo visto volare già qualche dente su questa pista. E infine, Alfred Graf ci racconta con orgoglio della giovane donna che aveva flirtato selvaggiamente con lui, estasiata dai suoi occhi azzurri.

L’ultima maledetta buca...
L’ultima maledetta buca...

Forse è per via dei tanti ricordi, ma sulla pista 18 Alfred sembra distratto. In ogni caso, ha bisogno del massimo, sette tiri, per affondare finalmente la palla. «Con un asso potresti raggiungermi ora», commenta la sua performance. Va bene. Con un asso all'ultima buca finisco il giro sul campo di minigolf di Ascona. Ma non basta per vincere. Alfred vince con cinque tiri. La considero una sconfitta onorevole.

Alfred 53, Patrick 58.
Alfred 53, Patrick 58.

«Fame?», chiede Alfred Graf al nostro fotografo Thomas e a me. È ora di pranzo. Sì, qualcosa da mangiare non guasterebbe. Così il macellaio si mette alla griglia e ci sfrigola tre deliziosi bratwurst. Nel frattempo, anche la famiglia di quattro persone ha finito il giro e ci saluta. Tutto intorno a me vedo facce felici.

Grazie e a presto.
Grazie e a presto.

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.

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