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Endura MT500 Burner Flat: una scarpa da MTB che merita di essere chiamata così

Questa scarpa da mountain bike è una figata al primo sguardo. Finalmente un design che non mi fa star male. Questo per quanto riguarda l’estetica. Ma la MT500 Burner Flat di Endura riuscirà a tenere il passo anche dal punto di vista tecnico?

Ammetto di essere un po' superficiale con la mia attrezzatura. Ma anche in mountain bike ci vuole una certa estetica. E se questa non emerge nelle capacità tecniche di guida, come nel mio caso, dovrebbe almeno manifestarsi in termini di equipaggiamento. Ma torniamo alle scarpe da MTB, che di solito sono brutte come uno scorfano. La mia opinione? Il design delle scarpe da MTB mi ricorda il custode della mia ex scuola, che durante la ricreazione si pavoneggiava come il Re Sole Luigi XIV con le sue tozze scarpe verdastre o nere: Le roi c'est moi. Sono io il re senza corona della scuola.

È così che bisogna immaginare il custode della mia vecchia scuola. Non tanto per l’abito, quanto piuttosto per l’atteggiamento interiore. E con le tozze scarpe verdastre o nere.
È così che bisogna immaginare il custode della mia vecchia scuola. Non tanto per l’abito, quanto piuttosto per l’atteggiamento interiore. E con le tozze scarpe verdastre o nere.
Più o meno così, ma senza quell’espressione gentile.
Più o meno così, ma senza quell’espressione gentile.
Immagini simboliche: Shutterstock

Vecchi tempi oppure no?

I tempi cambiano e si spera che cambino anche i custodi di scuola. Solo le scarpe da MTB rimangono brutte. Ma ecco l'eccezione di Endura. La «Burner Flat» della collezione MT500 sembra quasi una sneaker e potresti indossarla tranquillamente anche in città. Ma, ovviamente, è ancora meglio indossarla nel suo habitat naturale, nel bosco, in sella a una mountain bike.

La MT500 Burner Flat di Endura nel suo habitat naturale.
La MT500 Burner Flat di Endura nel suo habitat naturale.

Con l'Endura MT500 Burner Flat sui sentieri fiammanti

Ho trascorso alcuni giorni nel Montafon per scrivere un articolo sulla costruzione dei sentieri in Austria e ho visitato il cantiere sopra Schruns Tschagguns. Ecco l’articolo:

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Ho avuto dunque modo di provare personalmente alcuni tratti dei nuovi trail, indossando le nuove fiammanti MT500 Burner Flat di Endura. Sono disponibili sia per pedale flat che con tacchetta a 2 fori standard per pedale clipless.

La tomaia si compone di un tessuto traforato traspirante e di una fodera interna ad asciugatura rapida. Durante la mia visita nel Montafon, il tempo era prevalentemente asciutto e le scarpe si sono bagnate solo poco esternamente. Ma come sono andate all'interno? Non ho nulla di cui lamentarmi. Anche dopo una giornata trascorsa con queste scarpe, i miei piedi erano belli asciutti.

La suola realizzata nella speciale miscela in gomma «sticky foot grip» migliora la presa sui pedali. Endura ha inoltre inserito nella scarpa un puntale e un rinforzo sul tallone per proteggere dalle lesioni. Il sistema di chiusura della MT500 Burner Flat è costituito da lacci e da una fascetta in velcro. La linguetta è progettata per evitare che lo sporco penetri all’interno della scarpa, che peraltro pesa circa 900 grammi al paio.

Chiusura con lacci e fascetta in velcro.
Chiusura con lacci e fascetta in velcro.

Prima impressione: belle fuori, ma anche dentro

Come ho detto, ho avuto ai piedi le MT500 Burner Flat di Endura solo per un giorno. Non posso dunque giudicare le prestazioni della scarpa a lungo termine. Ho anche detto che il design mi piace molto. È la prima scarpa da MTB che non mi ricorda l'ex custode della mia scuola. E questo è un buon segno.

Un altro aspetto positivo è che dopo alcune ore di sudorazione i miei piedi erano ancora asciutti. I lacci in combinazione con la fascetta in velcro assicurano una buona chiusura, mentre la speciale suola in gomma mediamente morbida garantisce un buon grip sui pedali.

I «valori interni» dell’Endrua MT500 Burner Flat sono all'altezza del suo aspetto esteriore? A prima vista direi di sì.

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.


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