Test del prodotto

Leccornie da ardere

Pia Seidel
4.10.2021
Traduzione: Sanela Dragulovic

Sono una persona golosa di dolci e ho provato di tutto per rinunciare al cioccolato senza mai riuscirci. Ho scoperto però un nuovo metodo: invece di mangiare una tavoletta di cioccolato posso assaporarla attraverso i profumi. Riuscirò nel mio intento con la candela «Chocolate Bar» di Candlecan?

Nella stagione fredda, il mio desiderio di dolci aumenta, soprattutto di cioccolato. Questa volta voglio però resistere alla tentazione. Da un lato, perché voglio tenere sotto controllo il mio consumo di zucchero e, dall'altro, perché ho letto recentemente che secondo uno studio della Oxford University Press non sono gli ingredienti stessi ma le loro proprietà a rendere le persone felici. Tra queste vi è anche l’odore. Se questo è vero, significa che potrei ridurre gli attacchi di fame solo con il profumo? Ci voglio provare. Inizio il mio esperimento con la candela «Chocolate Bar» di Candlecan. Si dice che abbia un profumo così dolce da sostituire i dolci.

«Immagina di poter gustare una tavoletta di cioccolato senza le calorie che contiene», scrive il produttore. A quanto pare non sono l’unica a farlo: ci sono giorni in cui la candela fa il tutto esaurito. Con un po' di fortuna, riesco a beccarne una.

Candlecan – una leccornia da ardere

La candela si presenta in una scatola dorata e mi fa pensare alla scatoletta di tonno o a quella del cibo per gatti. Quando la apro, ciò che vedo mi ricorda una barretta di cioccolato. La cera ha la forma e il colore di una tavoletta.

Il design è di Rūta Kisieliūtė e Justinas Bružas, che hanno anche creato la famosa Candle Hand.
Il design è di Rūta Kisieliūtė e Justinas Bružas, che hanno anche creato la famosa Candle Hand.
La «prelibatezza da bruciare» è fatta a mano in Lituania con cera vegetale.
La «prelibatezza da bruciare» è fatta a mano in Lituania con cera vegetale.

«Il coperchio può servire da protezione contro la polvere e preservare la fragranza il più a lungo possibile», si legge sulla descrizione. Personalmente, preferisco la scatoletta senza il coperchio. Motivo per cui lo tolgo.

Nuovo rituale

Invece di prendere la barretta di cioccolato dal frigorifero, accendo Candlecan ogni volta che ho voglia di cioccolato. Dopo pranzo o con il caffè, la candela crea un'atmosfera accogliente. Purtroppo non in pancia, ma almeno nella stanza. La luce che emana è più bella di una classica candelina. L'oro della scatoletta fa risaltare maggiormente la calda luce delle candele. E il nuovo rituale è una buona distrazione. Molto meglio che fare uno spuntino e avere la coscienza sporca.

Troppo dolce per essere vero.
Troppo dolce per essere vero.
«Chocolate Bar» non profuma di cioccolato convenzionale.
«Chocolate Bar» non profuma di cioccolato convenzionale.

Il profumo è dolce. Quasi troppo dolce per i miei gusti. In realtà vado matta per il cioccolato fondente. Ciononostante, questa «barretta di cioccolato» mi fa passare la voglia di cioccolato. Solo raramente cedo alla frutta. Almeno questa contiene meno zucchero e mi fa venire meno sensi di colpa. Tuttavia, se dovessi esagerare anche con il fruttosio, Candlecan ha la soluzione: candele alla ciliegia, al mandarino e molto altro.

L'idea di influenzare l'appetito attraverso i profumi non è nuova. Dato che il gusto è in gran parte odore, uno studio della Flinders University ha analizzato se e in che misura i profumi di alimenti e non possono frenare gli attacchi di fame. A 67 studentesse è stato chiesto di annusare una delle tre fragranze (mela verde, gelsomino o acqua) mentre guardavano delle fotografie colorate. Il profumo di gelsomino ha ridotto la voglia di cioccolato più degli altri. Nello studio non è stato indagato se anche gli uomini sono influenzati da questo odore.
Pertanto, i profumi non alimentari potrebbero influenzare l'appetito. Tuttavia, non c'è nessuna prova che io possa combattere la mia voglia di cioccolato con i soli aromi di cioccolato. Ecco perché mi spiego il successo del mio piccolo esperimento in modo diverso.

Il cioccolato rende felici, ma anche resistere alla tentazione

Il motivo per cui sono di buon umore senza cioccolato ma con una candela, può essere dovuto al mio ritrovato autocontrollo. Lo studio dell'Università di Chicago riportato sulla rivista americana The Atlantic lo conferma: «Nella vita di tutti i giorni, le persone con maggiore autocontrollo sembrano essere generalmente di umore migliore; a lungo andare, sono anche più soddisfatti della loro vita», si legge. «Le persone con un alto autocontrollo non perdono tempo con i sensi di colpa se mangiare o meno una seconda fetta di torta». Dopo il mio auto-esperimento, posso solo confermare quest’ultima affermazione.

Rispetto al passato, non appena sento arrivare l’attacco di fame, accendo la mia candela. Vedremo per quanto tempo questo sarà sufficiente a tenermi lontano dagli spuntini durante la stagione natalizia. Nel peggiore dei casi, prenderò una candela profumata al gelsomino e tenterò di nuovo.

Sondaggio

Proveresti questa candela?

  • Sì, adoro il profumo di cioccolato.
    33%
  • No. Preferisco mangiare una tavoletta di cioccolato piuttosto che annusarla.
    52%
  • Forse. In realtà, preferisco le candele non profumate.
    17%

Il concorso è terminato.

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Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro. 


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