

Tappetini yoga per un equilibrio personale e ambientale

Com’erano i buoni propositi di quest’anno? Come al solito ci siamo lasciati sopraffare dal tran tran della vita cittadina e ce li siamo scordati... I miei erano mangiare meglio, fare la spesa in maniera ecosostenibile e... «il tuo corpo è un tempio e come tale va curato e rispettato».
L’ultimo dei miei propositi è stato piuttosto trascurato da parte mia. Non riesco neanche a ricordare quando è stata l’ultima volta che ho fatto yoga. Ma ora è giunto il momento di rimettere in sesto il mio tempio. Anche il mio tappetino ha visto tempi migliori. Ora viene usato per altri scopi, perciò me ne serve uno nuovo. Tuttavia, questa volta voglio acquistarne uno con la coscienza pulita.
Il mio nuovo tappetino yoga
In questi tempi di consumo eccessivo e di manie salutiste, la cosa più importante per me è che il mio tappetino yoga sia ecosostenibile. Mi butto a capofitto nella vastità di Internet. Non ottengo risultati veloci ma una cosa mi sembra chiara all’istante: oggi, il concetto di sostenibilità ha acquisito un significato più ampio e ciò che molti produttori definiscono sostenibile per me non lo è per nulla. Il mio sogno? Riciclabile o biodegradabile al 100 percento, perché voglio ridurre la mia impronta ecologica. E voglio farlo anche e in special modo con l’acquisto di un tappetino yoga. Altrimenti perché mai si predica il concetto di equilibrio in questa disciplina?
Sommersa dal mare di offerte
Dopo una breve ricerca scopro che mettersi alla ricerca di un tappetino yoga è come cercare un ago in un pagliaio. Ce ne sono un’infinità che soddisfano ogni desiderio che possa passare per la testa di uno yogi: antiscivolo, leggero, sottile, facile da pulire e così via. Sono disponibili in mille colori diversi e spesso costano pochissimo. Ma su cosa esattamente vogliamo sgranchirci le gambe e rilassarci? La maggior parte di questi tappetini miracolosi sono fatti di PVC o hanno un alto contenuto di PVC. Un materiale tutt'altro che ecologico e sano.
Un breve approfondimento sul PVC
Il PVC è una delle armi miracolose più scadenti dell'uomo moderno. Si tratta di un polimero termoplastico amorfo
che viene utilizzato praticamente ovunque: nella costruzione di porte, pavimenti, finestre, e così via. È una plastica dura e per renderla morbida i produttori di stuoie per lo yoga usano plastificanti dannosi alla nostra salute come il diottil ftalato (DOP), che viene assorbito direttamente dalla nostra pelle mentre sudiamo sul tappetino.
Taste the rainbow
I colori di tappetini yoga in PVC, inoltre, contengono spesso coloranti azoici, anch’essi dimostrati dannosi per la salute. Questi tappetini sono i classici tappetini yoga antiscivolo, quelli più utilizzati. Ciò è dovuto anche al fatto che per anni non c’erano valide alternative. Purtroppo, ora sappiamo che i tappetini in PVC non possono marcire per conto loro o venire decomposti da microrganismi; possono solo essere gettati in discarica dove hanno modo di inacidirsi, letteralmente parlando. Durante la combustione del PVC viene rilasciata diossina cancerogena. Lo stesso avviene durante la produzione di questo materiale plastico, a causa dell’utilizzo del cloro. Le sostanze velenose rilasciate nell'acqua e nell'aria durante la produzione e lo smaltimento di PVC sono nocive all’uomo e inquinano l'ambiente.

Un paradosso
Gli yogi spesso stanno attenti a ciò che comprano. E i produttori lo sanno bene. Per questo spesso non viene dischiarato espressamente di quale miscela plastica è fatto il tappetino yoga. Oppure si usa il termine «sostenibile», ma non riesci a capire esattamente quali siano le caratteristiche sostenibili del prodotto. E spesso il nome del marchio viene usato come sigillo di qualità.
Ci sono alternative
Alleluia. La crescente consapevolezza e sensibilità nei confronti della salute e dell’ambiente ha fatto sì che alcune menti intelligenti abbiano lanciato sul mercato valide alternative fatte di cotone, gomma naturale o caucciù. Per evitare di perderti tra la miriade di offerte disponibili, per risparmiare tempo e, soprattutto, per essere in pace con la tua coscienza, di seguito ti presento i migliori prodotti alternativi.
Tappetini JadeYoga
Il label americano JadeYoga si basa su principi di riciclo e riduzione del consumo. I suoi tappetini yoga vegani sono realizzati in gomma naturale, una materia prima naturale, rinnovabile e biodegradabile, nonché priva di plastiche e plastificanti. Secondo il produttore, la struttura a cellule aperte è sufficientemente antiscivolo anche in caso di sudore e calore. Il tuo tappetino yoga una volta usato può essere restituito per lo smaltimento. I tappetini della linea Encore hanno un tasso di riciclaggio del 20%; se sono ancora utilizzabili, i tappetini vengono donati a organizzazioni no-profit. Inoltre, ogni volta che acquisti un tappetino nuovo, contribuisci a piantare un nuovo albero. A tutto questo non posso dire altro che «Namaste».

Vedi tutti i tappetini JadeYoga
Tappetini Manduka
La linea EKO di Manduka, anch'essa vegana, è stata ideata in stretta collaborazione con gli insegnanti di yoga. Realizzato in caucciù naturale, cotone e seta riciclata, il prodotto è completamente biodegradabile e non contiene additivi nocivi. Seguendo il principio «Zero Waste», il label americano si impegna nel mantenere trasparenza nel suo processo produttivo. L’azienda assicura che durante la produzione non vengono rilasciati rifiuti o sostanze inquinanti.
Vedi tutti i tappetini yoga Manduka
Tappetini in cotone organico
La classica stuoia indiana sta ora riscontrando successo anche nell'emisfero occidentale. Essendo di cotone, è facile da trasportare e utile quando si viaggia. Alcuni tappetini yoga sono ora combinati con altre fibre naturali come la gomma o il lattice, per creare una superficie antiscivolo. Se desideri un tappetino in cotone, presta attenzione a queste caratteristiche: scegli un tappetino in cotone organico o biologico con certificazione Oeko-tex standard 100, onde evitare contaminazioni da pesticidi o altre sostanze nocive. Se, oltre all'aspetto sanitario, ti interessa anche l’aspetto ecologico e sociale allora cerca un sigillo che garantisca un commercio equo e solidale. I tappetini yoga del marchio Pranajaya, ad esempio, sono in puro cotone biologico certificato e non contengono caucciù né PVC.
Le piccole cose fanno la differenza
Non è sempre facile essere una buona persona e anche con l’acquisto di una piccola cosa come un tappetino yoga si possono fare scelte sbagliate. Ma si posso fare anche scelte giuste. Anche se devi scavare un po' più a fondo nel tuo portafogli, ne vale la pena. Così potrai rilassarti sul tuo nuovo tappetino yoga e sognare prati verdi con la coscienza pulita. I buoni propositi per il nuovo anno non sempre sono una perdita di tempo.


Quando non sono distratto da un cane per strada perché muoio dalla voglia di accarezzarlo e per il resto sono molto innamorato degli animali e degli sport da tavolo, cerco di capire, godere, interrogare e rimanere sempre curioso sul mondo che ci circonda. La mia macchina fotografica è di solito con me in modo che nessuna storia, sogno ad occhi aperti o momento vada sprecato.