
Dietro le quinte
Calma e cuore: la formula di Patrick per il successo nella vendita al dettaglio
di Catherine Barth
Ogni modifica al nostro regolamento riflette lo sviluppo di un'azienda lanciata da tre amici e cresciuta fino a superare i 1 300 collaboratori in oltre dodici sedi. È tempo di parlare di nostalgia con due persone che hanno vissuto (quasi) tutto.
Il Parlamento svizzero lo ha proposto di recente, ma noi siamo stati più veloci: dal 1° settembre di quest'anno, tutti i neo papà di Digitec Galaxus ricevono due settimane di congedo paternità. Questo rientra nella nostra filosofia, perché lo sviluppo personale è al centro della promessa che facciamo ai nostri collaboratori e alle nostre collaboratrici. Altre aziende possono essere molto creative quando si tratta di benefit per i propri dipendenti. Le cianfrusaglie però non sono nel nostro stile. Da noi hai:
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La possibilità di lavorare all’80%. Vale per tutti, anche per i dirigenti. La vita non si ferma solo perché hai avuto una promozione.
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La possibilità di prolungare il congedo di maternità o paternità a 10 settimane di vacanza non pagate. L'azienda è ancora qui quando torni.
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Sconti per collaboratori/collaboratrici. Perché noi acquistiamo, testiamo e valutiamo i nostri prodotti.
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Cinque settimane di ferie all'anno per tutti. Questione d’onore!
Ricordate ancora la prima versione del regolamento aziendale?
Florian Teuteberg, CEO: Questa è praticamente la prima versione. Direttamente dal 2005! Esistevamo già da cinque anni. I primi anni, il nostro regolamento si rielaborava sempre allo stesso modo: se venivamo ammoniti su qualcosa, lo aggiungevamo al regolamento. Ad esempio, in passato c'erano i CD vergini. Alcuni dei collaboratori ne prendevamo semplicemente un paio dal magazzino per masterizzare della musica e li portavano a casa. Ad un certo punto abbiamo dovuto porre fine a tutto questo e abbiamo scritto nel regolamento che non era possibile.
Cornelia Möller, HR Manager Payroll: Nel mio regolamento aziendale c’è ancora scritto che se sei malato o hai un incidente, devi informare telefonicamente il responsabile del team. Esplicitamente per telefono! Non sono ammessi né SMS né e-mail. E la cosa divertente: se il responsabile del team non fosse raggiungibile, devi chiamare Marcel Dobler in ufficio; se nemmeno lui fosse raggiungibile devi contattare Florian; e se nessuno di loro fosse reperibile in ufficio, devi chiamare Marcel al cellulare.😊 E c’è anche scritto che devi salvare i loro numeri sul tuo cellulare. Avete mai ricevuto chiamate del genere?
Florian: Sì. Certo. Prima ricevevo spesso chiamate quando la gente era malata!
Cos'altro è cambiato?
Cornelia: In passato, venivano stampate due copie – una per il collaboratore stesso e l'altra per il dossier, che doveva essere firmata e rispedita indietro. Il mio dossier contiene ancora un sacco di roba: norme di sicurezza, regolamento aziendale, norme sul furto. Ora inviamo il regolamento tramite e-mail e alleghiamo una lista con tutte le altre norme Basta firmare l'allegato, non l'intero documento.
Dopo tutto, il team di risorse umane o HR è nato nella forma che conosciamo ora solo nel 2009. In precedenza, le risorse umane e la contabilità confluivano l’una nell’altra. Inizialmente anche Marcel (Dobler) si occupava della contabilità salariale ogni volta che ne aveva il tempo. Ben presto abbiamo deciso che questo non era più possibile e che le persone dovevano ricevere il loro salario sempre allo stesso tempo. Nel 2009 si è giunti alla conclusione che fare le due cose insieme dava semplicemente troppo lavoro.
Cosa c'era nel vecchio regolamento?
Cornelia: Avevamo un sistema a punti. Te lo ricordi?
Florian: Sì, era ben escogitato e mi è dispiaciuto particolarmente abolirlo. Funzionava principalmente così: se arrivavi troppo tardi, non venivi ammonito immediatamente – come fanno in parte altre aziende – ma ottenevi punti di penalità, come nel traffico automobilistico. Ad esempio, questo accadeva nei seguenti casi: «Non rispettare i tempi di pausa; arrivare troppo tardi in ufficio; non segnalare malattie o incidenti; reclami dei clienti in merito al comportamento personale; uso privato di telefono, Internet, e-mail, cellulare; o infrazione a determinate regole di reparto, specificatamente concordate. In totale, potevi "ricevere" cinque punti di penalità.
Poi l’abbiamo abolito. Il problema è che non sono mai stati assegnati cinque punti. I dirigenti trovavano estremamente difficile assegnare anche un solo punto. «Hai ricevuto un punto» era come un avvertimento. In seguito abbiamo deciso di renderlo più individuale.
Che differenza c’è tra il documento di oggi e quello di allora?
Florian: Un’enorme differenza! Si vede già dalla grandezza. Prima era composto da sei pagine. Oggi ne conta 18.
Cornelia: È sicuramente più complesso... soprattutto per quanto riguarda le assicurazioni! Più persone hai, più punti vengono messi in discussione.
Florian: Ora abbiamo un'intera pagina sulla nostra filosofia. L'abbiamo anche un po' snellita e adattata alla nuova mentalità. Ora è più chiaro partire dal positivo, senza cercare di risolvere ogni problema all’origine. Non è necessario inserire ogni caso nel regolamento aziendale, bensì si presume fondamentalmente che i dipendenti usino il buon senso e cerchino semplicemente di risolvere quei casi considerati poco chiari o estremamente importanti. Per esempio, è chiaro a tutti che non si ruba.
Si può essere piratici anche con un regolamento aziendale?
Florian: Bella domanda. A dire la verità, ho sempre avuto qualche difficoltà con il regolamento aziendale. Abbiamo addirittura pensato di evitarlo del tutto. Ma credo che alla fine serva a evitare discussioni nella vita di tutti i giorni, poiché i punti emergono comunque. Questioni come ferie, casi di malattia, orari di lavoro e altro devono essere regolamentate. Altrimenti rischiamo diavere discussioni inutili che fanno solo perdere tempo ed energia. È meglio rendere le cose chiare sin dal principio e poi concentrarsi su vere e proprie missioni da pirati.
Il nostro regolamento aziendale ha un aspetto diverso dagli altri? La mentalità di Digitec Galaxus si percepisce anche in un documento così inflessibile?
Florian: Siamo sicuri che la nostra «cultura del dare del tu» sia evidenziata in modo esplicito. Questo rende tutto più semplice e personale. Col passare del tempo abbiamo cercato non solo di documentare i fatti, ma di spiegarne anche il motivo. Ad esempio, la regola sulla discriminazione include una piccola introduzione che spiega in maniera dettagliata perché la diversità è estremamente importante per noi.
Contenti che sia finita dopo tutte queste settimane di lavoro?
Cornelia: È vero, abbiamo lavorato molto per questo documento. 😊
Florian: Penso che ora lo spirito della nostra azienda si stia diffondendo nel modo giusto. Alla fine, un regolamento di questo tipo riflette anche il rapporto più importante che abbiamo come azienda, cioè quello con i nostri collaboratori e collaboratrici. Ad ogni revisione ci confrontiamo con le loro preoccupazioni quotidiane e non. Sono punti da considerare da vicino, prendendosi il tempo necessario.
Nel magazzino di Wohlen, nelle filiali o nel reparto finanziario: come springer nella giungla di Digitec Galaxus, salto da liana a liana alla ricerca di storie interessanti.